MESSICO VIOLENTO

Un morto, denuncia di nuovi scomparsi e giovani maestre violentate, 26 feriti, cento arrestati, è il saldo della nuova manifestazione del sindacato docenti di Acapulco, repressa ieri dalla polizia dello stato di Guerrero. Circa tremila insegnanti hanno bloccato per molte ore la strada tra la famosa città balneare e l’ aeroporto internazionale, chiedendo la verità sul sequestro delle decine di studenti di Iguala e aumenti salariali.

Title: UnaLuzPorAyotzinapa20141022 pat01.ogv
Author: Claudia Patricia Anselmo Sandoval
Date: 

La scomparsa dei giovani della Escuela Normal Rural del sobborgo di Ayotzinapa è ormai un caso che coinvolge in diversi modi tutte le istituzioni del paese e alimenta un allarme internazionale.  L’ esercito ha diffuso ieri alcune foto degli studenti seduti nella sala d’ attesa di un Pronto Soccorso d’ ospedale, dopo essere stati assaliti e malmenati dalla polizia. Vediamo quindi, per la prima volta, i volti di questi ragazzi. Ma gli interrogativi, tutti drammatici, aumentano invece di ridursi.

Cosa significano queste foto a distanza di mesi e mesi da quello che ormai tutti considerano un orrendo eccidio? Una pressione sulla polizia e sulle autorità civili? Un tentativo di dimostrare la sua estraneità nella vicenda? Comunque i comandi militari seguivano l’ operazione da vicino, tanto da individuare gli studenti e fotografarli. In ogni caso appaiono evidenti contraddizioni in ciascuna delle ricostruzioni dell’ episodio fatte dalle diverse autorità.

Il nuovo governatore dello stato di Guerrero, Rogelio Ortega, chiede a tutti verità; ma insiste nella denuncia di strumentalizzazioni ed estremismi anche tra i manifestanti. Nelle circostanze attuali, la sua è una biografia particolarmente autorevole. E’ infatti un politico atipico, che ha sostituito il precedessore costretto a dimettersi proprio in conseguenza dell’ eccidio di Iguala. Egli è un professore universitario, con dottorati in storia e in sociologia. E un passato di guerrigliero marxista. Aspetta le prossime elezioni per tornarsene all’ insegnamento.

Nei primi anni Settanta del secolo scorso, proprio dalla Scuola Normale di Ayotzinapa (la storia ha il passo lento e la memoria lunga), nacque un movimento rivoluzionario armato guidato dal maestro Lucio Cabañas che crebbe rapidamente in tutta la regione. Rogelio Ortega era solo un simpatizzante. Ma nel ’77, presidente Lopez Portillo, fu catturato e torturato per 28 giorni dall’ esercito del maggiore Arturo Acosta. Deve la vita al magistrato che accolse tempestivamente l’ habeas corpus presentato dal suo avvocato.

Perseguito comunque dal maggiore Acosta, riuscì a fuggire in Spagna dove completò i suoi studi. Al ritorno il torturatore Acosta era stato promosso generale, ma poco dopo fu arrestato per narcotraffico e finì ucciso a colpi di pistola. Lui aderì al PRD, il partito rivoluzionario democratico sorto da una scissione alla sinistra del PRI, il partito ufficiale, erede solo nel nome della storica rivoluzione. E adesso è un governatore di transizione eletto quasi all’ unanimità dal congresso dello stato di Guerrero.

 

(Image credits: “Manifesto43” by Sortica – Own work. Licensed under CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)

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