VIVA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella, 73 anni,  è il nuovo capo dello Stato. Nato in una nota famiglia siciliana cattolica e democristiana, marcata da forti sentimenti democratici, alla politica  ha dedicato la vita e ne ottenuto grandi riconoscimenti. Ma la maggior parte degli italiani non lo conosce, è un uomo che non ama la ribalta, si esprime sempre con misura, schivo, sobrio, di principi fermissimi. Quasi un estraneo alla nostra epoca chiassosa, invasiva e (nel bene e nel male) di idee mobili.

Per entrare al Quirinale, successore di Giorgio Napolitano, lascia l’ incarico di giudice della Corte Costituzionale. Ha infatti un profonda formazione giuridica, è stato a lungo professore universitario. Fin da studente ha partecipato tuttavia attivamente all’ associazionismo cattolico. Fino al gennaio 1980, quando l’ assassinio del fratello Piersanti, allora presidente della Regione Sicilia e in procinto di associare al governo dell’ isola il partito comunista, viene assassinato per la strada dalla mafia.

Sergio raccoglie come un dovere morale e una sfida l’ eredità di Piersanti, che a sua volta aveva seguito l’ esempio del padre, Bernardo, antifascista e anticomunista convinto, più volte ministro. Viene eletto deputato, diviene un seguace di Aldo Moro al cui pensiero è fedele ancora oggi. In Parlamento rimane 25 anni, durante i quali assume via, via gli incarichi di ministro, presidente della Regione Sicilia, vicepresidente del Consiglio dei ministri, sempre mantenendo un profilo discreto e il riserbo assoluto sulla sua vita privata, dedicata per altro agli interessi pubblici.

Nel mondo politico tutti ricordano le sue dimissioni da ministro del governo Andreotti nel 1990. Insieme ad altri tre importanti esponenti della sinistra DC, protestano in tal modo contro la famosa legge Mammì. Il provvedimento che sanava l’ illegalità delle televisioni di Silvio Berlusconi, favorendone di fatto il monopolio sul mercato privato. Oggi una larghissima maggioranza di parlamentari (il centro-sinistra compatto, quasi l’ intero centro-destra al governo con Renzi e buona parte della destra di Forza Italia) ha riconosciuto la sua statura di difensore della Costituzione e uomo al di sopra delle parti, eleggendolo alla massima magistratura dello stato. E’ la prima volta di un siciliano.

L’ elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, riconosce e celebra anche –finalmente- l’ impegno perseverante, l’ onesta, la sobrietà di tanti milioni di palermitani e siciliani da sempre in prima linea nell’ avversione non soltanto alla mafia e al malaffare, bensì anche ai modi chiassosi, volgari e troppo spesso corrotti di una parte non trascurabile dell’ Italia su entrambi i versanti dello Stretto. 

 

(Image credits: Wikimedia Commons)

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Un commento su “VIVA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

  1. Caro Livio, innanzitutto mi complimento per il blog. Ruggero quando lo ha visto ha detto una cosa molta bella: “era quello che mi ci voleva”. Condivido la sua opinione e condiviso anche il tuo post su l nuovo presidente. Conosco Mattarella da tanti anni. Da quando ho cominciato ad occuparmi di cronaca e di inchieste sulla mafia. L’assassinio del fratello è una ferita per questa regione mai completamente rimarginata, soprattutto perché esistono ancora tanti misteri sui mandanti e gli esecutori. Certamente più passano gli anni e più difficile diventa far luce sui retroscena di un delitto complesso che ha molti “ispiratori”. Dopo quella morte il professor Mattarella ha lasciato la sua vita di studioso per l’impegno politico. Ha combattuto una battaglia contro Lima e Ciancimino, rischiando a sua volta la vita in un contesto in cui una parola, un gesto poteva costare un agguato mortale. Apprezzo il suo stile. Sobrietà, riservatezza, gentilezza, attenzione per i suoi interlocutori.Sarà un ottimo Presidente. Equilibrato e rispettoso della Costituzione. Sembra poco. In un paese come il nostro divorato dal presenzialismo e dall’apparire. Per me invece sono qualità che hanno un valore altissimo come la sua correttezza e la sua integrità. Avremo modo di riparlarne. Anche su questo blog.

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